In questo articolo vediamo quali sono i 4 errori più comuni che puoi commettere quando prepari dei dolci vegani…
E, naturalmente, come evitarli al meglio!
Oggi come oggi, in Italia è difficile trovare dei dolci vegani buoni, gustosi e appaganti.
Questo perché ci sono poche pasticcerie vegane in giro.
Hai molta fortuna se ne trovi una vicino casa…
Ma è molto più facile trovare una pasticceria tradizionale che ha anche una linea di produzione vegana.
E se hai abbastanza fortuna trovi un paio di dolci diversi, non di più.
Perciò la tua unica soluzione è adattarti…
E invece io ti dico: impara a preparare i dolci vegani che vuoi tu nella tua cucina!
Perché solo in questo modo:
- Hai la certezza di appagare la tua voglia di dolce…
- Prepari il dolce come preferisci, e…
- Proverai anche una gran soddisfazione!
E se stai leggendo questo articolo, forse stai già preparando i tuoi dolci vegani, magari seguendo qualche ricetta online…
E forse hai anche visto che non ti sono venuti così buoni, ma non sai dire il perché…
Partiamo dal presupposto che è difficile preparare dei buoni dolci vegani, perché bisogna avere le conoscenze adatte.
Perciò, senza quelle conoscenze, è normale commettere degli errori.
E molto spesso le ricette che trovi online ti danno dei risultati deludenti perché sono scritte da persone che non sanno cosa fa un ingrediente all’interno di un impasto…
Che è come dire che non conoscono l’ingrediente!
Gli ingredienti della Pasticceria Vegana sono tanti e bisogna conoscerli perfettamente per saperli utilizzare.
“Conoscerli” nel senso che hai bisogno di sapere:
- Le loro caratteristiche;
- Cosa fanno all’interno di un impasto;
- Cosa succede se li utilizziamo come sostituti.
E se non conosci tutte queste 3 cose, allora fare degli errori è inevitabile…
Proprio per questo motivo ho fondato la scuola Dolci Vegani!
Perché commettere errori mentre sei in solitudine nella tua cucina è un conto…
Ma farli durante un percorso formativo, con dei coach competenti, è un valore aggiunto.
È un’esperienza che ti insegna a creare dei dolci veramente buoni.
Questo è l’obiettivo della mia scuola.
Ma per adesso, partiamo dall’inizio.
Vediamo come evitare questi 4 errori comuni…
E partire con il piede giusto nel preparare i tuoi dolci!
ERRORE N°1: NON CONOSCERE IL PROPRIO FORNO
Puoi essere anche il pasticcere più bravo del mondo…
Puoi anche aver preparato il tuo dolce a regola d’arte…
Ma se sbagli la cottura, il dolce è rovinato in maniera irreparabile!
Ogni forno cuoce a modo proprio, anche quello più avanzato!
E una volta che hai infornato il dolce, è troppo tardi per correggere errori.
Prova a pensare a quando prepari dolci su un fornello…
Il fornello ce l’hai sott’occhio, a portata di mano…
Perciò se c’è un problema, riesci ad intervenire velocemente…
Ma se non conosci il forno, non puoi intervenire…
Il dolce è chiuso all’interno di una scatola, perciò devi imparare ad intervenire prima ancora di inserirlo.
Devi conoscere talmente a fondo il forno da farlo diventare una parte di te.
Così come un pasticcere con il proprio forno…
Se glielo togliessi, sarebbe come togliergli un braccio!
Quindi, ecco cosa ti serve conoscere del tuo forno:
- La temperatura;
- L’”uniformità” della cottura;
- La potenza.
-
La Temperatura
“Ma tu sai se la temperatura, quando inforni il dolce, è davvero quella che hai impostato nel momento in cui si è spenta la lucina rossa?”
Molto spesso i forni raggiungono una certa temperatura…
Ma non è precisamente quella che avevi impostato…
E questo crea dei problemi, specialmente con i tempi di cottura…
Perché potresti anche tirare il dolce fuori dal forno anche se non è perfettamente cotto.
Quindi, per evitare questo problema, ti basta acquistare un termometro da forno.
Costa poco, lo trovi ovunque e ti segna la temperatura all’interno del forno, nel momento in cui la lucina rossa si spegne.
Così lo puoi confrontare con quella che hai impostato.
Per cui, già da qui puoi iniziare a lavorare.
-
L’Uniformità della cottura
“Il tuo forno cuoce diversamente nei vari punti del dolce?”
Può capitare che un forno non riesca a cuocere i dolci in maniera uniforme.
Di conseguenza, metti il dolce al centro del forno, ma alcune parti vengono meno cotte rispetto ad altre.
Magari cuoce più la parte davanti del dolce rispetto a quella dietro…
Oppure quella più a sinistra, rispetto a quella a destra…
Per cui basta spostare il dolce in modo che la cottura sia più uniforme.
Stesso discorso vale per i biscotti.
Ti è mai capitato di infornare una bella teglia di biscotti e a metà cottura vedere quelli in fondo che diventano più scuri?
Non sempre il problema si risolve aprendo, ruotando la teglia e infornando di nuovo…
Il problema lo risolvi a monte, facendo una riga in meno di biscotti.
Certo, farai due infornate, ma almeno avrai dei biscotti cotti in maniera uniforme.
-
La Potenza
Ora che sai come funziona il tuo termostato e come cuoce il tuo forno, devi capirne la potenza.
Perché esistono forni che cuociono con una potenza maggiore, con un calore più aggressivo.
Poi ci sono forni che arrivano a cuocere con una potenza minore, per cui il calore arriva più dolcemente.
Qui non c’è altra soluzione che sperimentare, quindi metti le mani in pasta!
Segui questo procedimento:
- Prendi una ricetta semplice e che sai già che funziona.
- Prepara il dolce e poi infornalo alla temperatura e per il tempo indicato in ricetta.
- Aspetta che scada il tempo.
Se il dolce è cotto alla perfezione, ottimo!
Ma se il dolce è troppo cotto, allora devi seguire un secondo procedimento:
- Riprendi la ricetta.
- Abbassa la temperatura del forno di 10 gradi rispetto a quella prevista.
- Allunga di 5-6 minuti il tempo di cottura.
Oppure, se il dolce è poco cotto…
- Riprendi la ricetta.
- Alza di 10 gradi la temperatura prevista e mantieni lo stesso tempo di cottura.
Fai questi esperimenti fino a quando non avrai trovato una temperatura e un tempo che ti restituiscano un dolce perfetto.
A questo punto, segnati da qualche parte:
- La temperatura perfetta;
- Il tempo di cottura.
Ripeti questo procedimento tutte le volte che sperimenti una ricetta, così saprai già se dovrai aumentare o diminuire la temperatura o il tempo di cottura.
Questo è come conoscere e cercare di risolvere al meglio i problemi con il forno.
ERRORE N°2: Non lasciar lavorare il forno.
Ricapitolando, ora sai:
- Come lavora il termostato del forno,
- Se il forno cuoce uniformemente o meno,
- Qual è la sua potenza.
Perciò, una volta infornato il dolce, segui questo mio consiglio:
Metti da parte tutte le apprensioni e lascia lavorare il forno, oppure rischi di compromettere il dolce.
Magari è la prima volta che fai una ricetta, per cui hai paura che ti si bruci la torta…
Magari gli dai una controllata perché il vetro è sporco, per cui apri il forno per vedere meglio…
Poi chiudi. Poi riapri per vedere meglio.
Quando fai questo “apri-e-chiudi”, modifichi la temperatura interna del forno, di conseguenza comprometti il risultato!
Perché?
Perché gli agenti lievitanti, quando raggiungono una certa temperatura iniziano ad alzare il dolce.
Ma se poi apri lo sportello, la temperatura si abbassa.
E visto che il dolce non ha la temperatura per rimanere stabile…
Il dolce scende e poi non ricresce più!
Inizia a fare degli avvallamenti, rimane crudo da qualche parte…
(Perché poi lo vedi scendere, perciò controlli, riapri e richiudi…)
E quando poi tiri fuori il nostro dolce dal forno…
Non è un dolce…
È una piadina.
Oppure un dolce con le onde.
E magari all’interno è anche cotto – se ti è andata bene -, ma sicuramente è molto compatto e non ha un buon sapore.
Perciò, non farti prendere dal panico.
Il forno già lo conosci, lascialo lavorare.
Lascia passare il tempo necessario in cui gli agenti lievitanti faranno il loro lavoro e il dolce si stabilizza…
Solo dopo potrai permetterti di dire: “Apro un attimo e controllo e faccio la prova stecchino”.
Questo è veramente importante.
Se un dolce prevede 30 minuti di cottura, il forno NON si deve aprire fino a quando non ne sono passati 22-23.
Se il tempo di cottura è ancora più lungo, prima di aprire il forno dovranno passare anche 25-26 minuti.
Impara ad essere paziente e aspetta prima di aprire il forno e compromettere la riuscita del nostro dolce.
ERRORE N°3: IL METODO PRESSAPOCO
L’errore più grosso in pasticceria è non pesare gli ingredienti.
La pasticceria è precisione…
E se una ricetta prevede 357 grammi di farina…
Tu ci devi mettere 357 grammi!
Questa regola vale soprattutto con i coloranti come la curcuma, gli agenti lievitanti, gli addensanti, dolcificanti, di lieviti e così via.
Se modifichi anche solo leggermente le quantità di un ingrediente, il risultato sarà diverso.
E può compromettere il risultato finale.
Ricordati che lavorare nelle piccole quantità è molto più difficile che lavorare nelle grandi quantità…
Questo perché è più facile sbagliare!
Quindi, se vuoi fare pasticceria, devi avere dei metodi di misurazione.
Devi avere una bilancia, oppure puoi utilizzare il metodo delle tazze e dei cucchiai.
E NON possono essere utilizzati insieme.
Se si pesa, si pesa con la bilancia.
Se si usano tazze e cucchiai, si usano tazze e cucchiai.
E devi saperli usare anche meglio della bilancia!
Perché bisogna avere un buon occhio per evitare di riempire troppo o troppo poco le tazze e i cucchiai.
Per cui, il mio consiglio è: liquidi e solidi pesati con la bilancia.
Lo strumento è sempre quello e hai la sicurezza di non sbagliare.
ERRORE N°4: CAMBIARE LA RICETTA SENZA CONOSCERE GLI INGREDIENTI
Sono sicura che sai riconoscere una bevanda di soia da una bevanda di riso, o uno sciroppo d’acero da uno sciroppo d’agave.
Ma per me, conoscere gli ingredienti vuol dire sapere cosa fa quell’ingrediente all’interno dell’impasto.
Quindi, se utilizzi una farina di grano 0 al posto una farina di farro integrale, devo sapere il risultato.
Devo sapere che il risultato cambia e, soprattutto, COME cambia.
MAI sostituire dal nulla un ingrediente, solo perché assomiglia ad un altro.
Facciamo un paio di esempi classici…
Come fai a sostituire il burro in un dolce?
Molti pensano di utilizzare l’olio, ma sbagliano.
L’olio è una sostanza liquida, il burro no.
L’olio ha una percentuale di grassi, mentre il burro ne ha un’altra.
Per cui, già dette queste due cose, capisci che non puoi sostituire 80 grammi di burro con 80 grammi di olio.
Prima devi fare delle valutazioni, perché una sola modifica poi cambierà anche gli altri ingredienti all’interno del dolce.
Non ha senso sostituire il burro con l’olio, seguendo un tasso quantitativo e poi pensare che il risultato sia uguale.
Altro esempio, il più classico in assoluto nel mondo vegano.
Come fai a sostituire le uova?
Alcuni dicono che basta la banana…
Beh, no.
In realtà, non esiste un ingrediente unico per sostituire le uova.
Perché le uova, all’interno di un impasto, hanno diverse funzioni.
Chi dice che l’uovo può essere sostituito con la banana, sta dicendo una cavolata.
Perché è vero che la banana può sostituire l’uovo, ma la banana ha diverse caratteristiche, che sono:
- Dare umidità,
- Apportare zuccheri,
- Dare gusto.
Per cui, non sempre utilizzare la banana è la sostituzione ideale.
Perché se l’uovo non apporta umidità in quella determinata ricetta, la banana non va bene.
Se in quella ricetta il gusto della banana non lo vogliamo, oppure cozza con gli altri sapori, non va bene.
Se quella ricetta è già dolce di per sé, allora la banana non va bene, a meno che non riequilibriamo poi anche gli zuccheri.
Come vedi, è un mondo un po’ complicato.
Soprattutto per chi non lo conosce.
Nel momento in cui sai come padroneggiare i sostituti, allora tutto è molto più semplice.
E rischi di fare meno errori.
Per cui, questo è quello che io insegno nella scuola.
Insegno a conoscere gli ingredienti.
Insegno ad utilizzarli all’interno dell’impasto, in modo da poter intervenire su una ricetta.
E creare un dolce che ti soddisfi, un dolce che vuoi mangiare.
Non un dolce con un cattivo sapore, o un dolce di cui ti devi accontentare perché c’è solo quello in pasticceria.
Io personalmente non amo i compromessi sui dolci.
Il dolce è un piacere.
Il dolce è il compagno di un’emozione, un’emozione forte.
Non è una cosa tangibile, non è una necessità fisica.
Il dolce deve enfatizzare un’emozione positiva e calmare un’emozione negativa.
Se mi dà dei problemi perché non è buono o perché non è quello che voglio, non va bene!
Quello che faccio da anni è insegnare come usare gli ingredienti, come abbinarli, come sostituirli, in modo da poter enfatizzare o ammortizzare le emozioni della propria vita.
E se tu hai la passione per la pasticceria vegana…
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