Un modo straordinariamente semplice di proteggere il pianeta
Ogni giorno siamo bombardati da informazioni inquietanti sullo stato del pianeta.
Dal cambiamento climatico alla perdita di biodiversità, il futuro non sembra troppo roseo.
Siamo tutti d’accordo che bisognerebbe fare qualcosa, ma è difficile capire cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo.
Eppure angosciarsi e continuare come se niente fosse non può essere una soluzione.
Molti di noi non si sono rassegnati al deterioramento inesorabile del nostro pianeta.
E hanno deciso di passare all’azione.
E cambiare quelle abitudini che danneggiano l’ambiente.
Se anche tu sei tra queste persone, continua a leggere.
Questo articolo ha dei consigli per te!
Cosa puoi fare tu nel tuo piccolo?
Iniziamo subito col dire che il cambiamento deve iniziare da ognuno di noi.
Se aspettiamo che delle politiche o delle organizzazioni ci salvino, rischiamo di perdere del tempo prezioso.
E non fare nessun progresso.
Dopotutto, è sicuramente più facile cambiare le proprie abitudini piuttosto che convincere gli altri
a cambiare le loro, no?
Quindi iniziamo da noi stessi e poi aspettiamo che gli altri seguano!
E quindi da dove iniziare?
Sicuramente è meglio iniziare cambiando le nostre abitudini che hanno il più alto impatto ambientale.
Ma quali saranno?
E qui ci viene in aiuto un rapporto del 2006 della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.
Si tratta di Livestock’s Long Shadow, l’ombra lunga degli allevamenti.
Questo rapporto ci mette in guardia contro i rischi ambientali delle diete occidentali.
La prima causa di emissioni di gas serra nel mondo sono infatti gli allevamenti di bestiame!
La produzione di cibi animali fa più danni al pianeta anche dell’industria dei trasporti …
Quindi, se vogliamo dare il nostro contributo contro questo gravissimo problema, basta semplicemente rinunciare, o sostanzialmente ridurre, il proprio consumo di cibi animali.
E non finisce qui.
La produzione di cibi animali o di mangimi per gli allevamenti copre un terzo delle terre emerse.
Questo vuol dire che mangiare cibi animali contribuisce a sfruttare pesantemente una delle risorse non rinnovabili più importanti: la superficie terrestre.
E più il suolo è occupato da allevamenti e campi per la produzione di mangimi, meno può essere occupato da foreste.
Il che ci porta a un altro problema: gli allevamenti sono anche la principale causa di perdita di habitat e biodiversità.
Secondo un recente rapporto del WWF, Appetite for Destruction, addirittura il 60% della perdita di biodiversità è dovuta alla dieta occidentale a base di prodotti degli allevamenti.
E come se non bastasse, gli allevamenti sfruttano pesantemente anche un’altra risorsa non rinnovabile: l’acqua.
Per produrre 1 kg di carne occorrono infatti tra i 5000 e i 20000 litri di acqua.
Molto più del grano per esempio, poiché la produzione di 1 kg di questo cereale richiede tra i 500 e i 4000 litri di acqua.
Perché rinunciare (il più spesso possibile) ai prodotti animali ti dà un potere reale sulla realtà che ti circonda
Insomma, ricapitoliamo.
Il consumo di cibi animali è una delle principali cause, se non addirittura la principale, di:
1) cambiamento climatico,
2) perdita di habitat e biodiversità,
3) sfruttamento di risorse non rinnovabili tra cui suolo e acqua.
Lo so, il quadro è piuttosto cupo…
… però il mio scopo non è deprimerti, ma offrirti delle soluzioni facili e concrete.
Capito il problema, infatti, è più facile trovare la soluzione. 💡
E se il problema è il consumo di carne e prodotti degli allevamenti, qual è la soluzione?
Smettere di mangiarli, o almeno ridurre il loro consumo.
… e immediato
Questa soluzione ha il vantaggio di avere un effetto immediato.
Il mancato consumo di cibi animali da parte di sempre più consumatori avrà infatti l’effetto di ridurre la loro domanda.
E quindi la loro offerta e produzione.
Facile, no?
Quante volte abbiamo aspettato che le soluzioni venissero da altri: politiche, organizzazioni, governi…
Delle misure di alto livello sono ovviamente necessarie, ma molto più lente da adottare e mettere in pratica.
Invece la decisione di comprare un prodotto o un altro è immediatamente efficace.
Come la decisione di iniziare a mangiare dolci vegani invece di quelli tradizionali… 🍮
Ma siamo sicuri sia davvero più ecologico?
Molte persone attente al loro impatto ambientale mi chiedono se diventando vegani non si rischi di dover comprare più prodotti tropicali il cui trasporto aumenterebbe le emissioni di gas serra.
Innanzitutto, diventare vegani non vuol dire che si devono comprare per forza dei prodotti venuti dall’estero.
Il nostro paese ha una lunga tradizione di ottimi prodotti vegetali, dalla frutta ai cereali, alle farine integrali, alla frutta secca per esempio.
Coloro che non vogliono comprare prodotti importati, possono semplicemente non farlo.
Per coloro che invece amano i frutti esotici c’è una novità: anche in Italia stiamo producendo mango, papaya, avocado, banane…
Come puoi vedere, facendo attenzione quando si fa la spesa e imparando a diversificare la propria dieta, l’utilizzo di prodotti d’importazione diminuisce drasticamente.
E non peggiorerà il mio stile di vita?
Se adesso ti stai preoccupando delle conseguenze sul tuo stile di vita, ti voglio rassicurare subito.
Passare ai dolci vegani non vuol dire iniziare una vita di rinunce senza dolci, buon cibo e peccati
di gola! 🙂
I dolci vegani sono buonissimi.
Ormai anche chef affermati e ristoranti di lusso hanno iniziato a cimentarsi con la pasticceria vegana.
Insomma, passare ai dolci vegani è un importantissimo gesto per l’ambiente che non avrà nessuna conseguenza negativa sul tuo stile di vita.
Potrai continuare a goderti i tuoi dolci preferiti senza problemi.
Semplicemente in chiave rivisitata per eliminare quegli ingredienti che sono dannosi per l’ambiente.
E se non ho mai cucinato un dolce vegano in vita mia?
Non preoccuparti se ancora non hai mai provato a cucinare dei dolci vegani.
Basta imparare.
Le tecniche sono certamente un po’ diverse rispetto a quelle a cui sei abituato.
Ma non è un problema!
Basta imparare le basi e poi anche tu potrai sfornare dei dolci vegani deliziosi.
Come per qualsiasi cambiamento, ci vorrà solo un po’ di determinazione all’inizio.
Ma poi potrai davvero essere fiero di te.
E del tuo contributo per proteggere il nostro pianeta.
Se ancora hai dei dubbi, perché non provare allora?
Con la prima lezione del nostro corso imparerai a cucinare una deliziosa torta di mele.
Altrettanto buona rispetto a quella a cui sei abituato, ma molto più ecologica.
Da degustare con la coscienza leggera.
Vuoi imparare a cucinare dei deliziosi dolci vegani?
Richiedi allora subito l’accesso gratuito alla prima lezione della scuola e al gruppo chiuso su facebook dedicato agli allievi:
> > Sì, VOGLIO SUBITO LA PRIMA LEZIONE E L’ACCESSO AL GRUPPO ALLIEVI